Considerazioni post vendita porta-a-porta

Mi dispiace. Ma veramente tanto.
Signor rappresentante che ha cercato di appiopparmi il nuovo Folletto… signor Valentino, ecco, possiamo darci del tu?
Caro Valentino, dicevo, mi dispiace.
Io lo so che lei ha un contratto lavorativo che è al limite tra il legale e la fregatura; lo so che se ha suonato da me alle 10.30 vuol dire che è come minimo in giro da un’ora e mezza a bussare di porta in porta e prendersi dei vaffa dai miei compaesani.
So anche che se sta facendo quel lavoro è disperato. Ed è per questo che non la faccio entrare. Si ritenga fortunato che, dopo una notte passata a occhi sbarrati tentando di leggere qualsiasi libro tedioso (ah, la filosofia… visto che a qualcosa serve? Perdoni la divagazione…), io mi sia comunque alzata per rispondere al citofono e non l’abbia mandata a stendere già li, come ha fatto l’inquilino della casa di fronte. Vede, io ho un problema, grossissimo visto in che mondo viviamo: sono incapace di trattar male la gente. Davvero, purtroppo è dall’asilo che mi limito a ignorare o a rifiutare educatamente persone che non mi stanno simpatiche. Purtroppo mi hanno detto che nin si fa agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te… e guardi, non la considero nemmeno una virtù da passare ai miei figli… che poi lo so, eh, finirà che anche loro avranno questo mio handicap… ma dicevamo, proprio per questo mio terribile difetto, quando lei mi ha citofonato dicendo che doveva parlarmi di persona di una consegna che doveva farmi, sono comunque scesa. Che poi già sapevo che tentavi di rifilarmi qualcosa.
Mi creda, non mi piace per nulla, proprio per il difetto di cui sopra, sbattere la porta (o la finestra in questo caso) in faccia ad un essere umano che ancora mi sta parlando. Lo so che dietro a quell’elettrodomestico che non si trova nei supermercati c’è un uomo che non arriva a fine mese. Valentino, le giuro, se mi avesse venduto un contenitore di plastica io gliel’avrei anche comprato perchè non sono una merda, se posso aiutare lo faccio volentieri. Ma un folletto no, sono felice col mio aspirapolvere e col mio panno. Lei giustamente mi ha fatto notare che ho un bellissimo e pelosissimo gatto e le dico che volentieri io userei un prodotto come quello che mi vende.. ma cazzo… già considero una ladrata il costo del Bimbi, si figuri quel coso che a detta sua stermina microbi e filtra l’aria!
Valentino, se un giorno ci ribecchiamo per strada io un caffè glielo offro.
Io lo so che non mi crede.. ma davvero, quando ho chiuso la finestra con lei che ancora mi diceva che se compravo il Folletto a lei davano un qualcosa in più di soldi… ho chiuso gli occhi e sospirato. Non l’ho fatto perchè non era italiano (e si figuri, lei è comunque più educato di tanti altri piazzisti italiani, lo sa?), nè perchè son prevenuta o troppo assonnata.
Lo so che al posto suo un giorno potrebbero esserci i miei figli, o io.
è che ha cercato di rifarsi una vita in un paese sbagliato, nel momento sbagliato; glielo assicuro io, che in Italia ci vivo da 27 anni… Per cui non resta che dirti (posso darti del tu a fine post?): “In bocca al lupo, Valentino, in bocca mille volte al lupo”.

Pubblicato da Little Cinderella

Nata nel "recente" 1984, sono appassionata di tutto ciò che è creativo e che permetta di giustificare la mia scarsa propensione all'ordine.