Rieccomi. Torno a voi (visto? non è passato un mese..) con due piccole esperienze da condividere.
La prima riguarda un parco carinissimo che ho trovato in Milano, i Giardini della Guastalla. Non enormi ma hanno una graziosa fontana e soprattutto del verde (verde in Milanoooo! OLEEEEE!) su cui sdraiarsi. So che può sembrare abbastanza normale che ci si spaparanzi al sole in un parco pubblico.. strano ma a me, nata in e circondata da campagna, non era mai capitato di andare ai giardini a Vercelli e potermi sdraiare sull’erba… ecco forse ora se vado ai giardini di piazza Camana potrei farlo sull’erba sintetica, posto che non sia già lurida… Comunque il parco era pulito, frequentato da giovani, meno giovani, da cani (che nonostante privi di guinzaglio non han dato fastidio a nessuno e non hanno lasciato ricordini sull’erba) e anche da maiali. Si, avete capito bene. Io oggi ho visto il mio primo maiale al guinzaglio… ovvio che non è un mega suino, ma la cosa mi lascia ugualmente perplessa. Ci siamo domandati subito se, in caso di dipartita, avremmo avuto difficoltà a farci del prosciutto… sai, uno si affeziona… poi abbiamo pensato alla cacca che farà.. se si lascia fare il bagno… se grugnisce agli estranei… insomma alla fine eravamo quasi tentati di prendere il porco al posto del gatto!
Cmq ci siamo addormentati al sole ed io mi sono leggermente abbronzata 🙂
La seconda cosa di cui voglio parlare è.. la mia fede.
Ero sul divano, intenta a fare un esercizio spacca-dita con la chitarra. Giunta alla massima tensione che possono sopportare le mie dita (soprattutto il mio anulare) succede il patatrac: una fitta lancinante mi prende anulare e mignolo, agito la mano per il dolore e così la fede vola via. Rimbalza una, due, tre volte e si va a incastrare sotto al mobile del salotto.
Non ho righe lunghe a casa. Quindi ho tentato con un cartoncino (non abbastanza lungo), con un foglio.. ma niente. Ci vuole una riga da 50 cm che per l’esattezza è rimasta a Vercelli, quindi mi sa che dovrò attendere domenica sera per recuperarla 🙁
Che palle!!!!
Ora vado, direi che è ora di ronfare….
Ero sul divano, intenta a fare un esercizio spacca-dita con la chitarra. Giunta alla massima tensione che possono sopportare le mie dita (soprattutto il mio anulare) succede il patatrac: una fitta lancinante mi prende anulare e mignolo, agito la mano per il dolore e così la fede vola via. Rimbalza una, due, tre volte e si va a incastrare sotto al mobile del salotto.
Non ho righe lunghe a casa. Quindi ho tentato con un cartoncino (non abbastanza lungo), con un foglio.. ma niente. Ci vuole una riga da 50 cm che per l’esattezza è rimasta a Vercelli, quindi mi sa che dovrò attendere domenica sera per recuperarla 🙁
Che palle!!!!
Ora vado, direi che è ora di ronfare….
