La paperella blu dell’anitra WC

Questo post vuole essere un monito contro lo shopping compulsivo della casalinga perchè… non sempre certe cose che ti paiono carine si rivelano poi così utili alla casa (a parte il mio mop rosa, che mi fa sentire fashion anche quando lavo i pavimenti!)…

Eravamo alla coop di Vignate, stavamo facendo la prima spesa per la famiglia quando, nei prodotti per la pulizia della casa incappammo nei detergenti per wc. La scelta era veramente ampia: quelli che sparavano la pallina a base di qualche-ione-minchia, quelli col dosatore settimanale, mensile, annuale, quelli col becco arancione oblungo a quelli da incastrare sotto all’asse, quelli col profumo di menta piperita, freschezza marina, fiori di montagna, ecc… poi incappammo in una piccola confezione che conteneva una simpatica paperella blu di gel. “Ehi, questa basta metterla nella cassetta e igienizza ad ogni tirata di sciacquone! meraviglioso!” Esclamammo io e mio marito. Presi da tanto entusiasmo comprammo ben 8 confezioni di paperelle blu. Non vi dico l’emozione nel metterle nella cassettina! Flush! Ecco un primo sciacquone blu! Flush! OOooo ma che bello! Senti che profumo di brezza marina! Potrei cagare per mesi e mi sembrerebbe di stare a Phi Phi Island a rimirare il tramonto! Oooooohhh..
Al Flush n*10 però qualcosa andò storto.
La cassetta non aveva più l’acqua e lo sciacquone non poteva più pulire e igienizzare il nostro amato water. E la colpa era di quella maledetta paperella blu che, risucchio dopo risucchio, era andata a incastrarsi nel tubo che portava l’acqua dalla cassetta al cesso.
Mio padre, idraulico, mi disse che grazie ai pirla come noi si era potuto pagare le vacanze a Rimini con la famiglia. “ma dai, lo sanno tutti che ste cose vanno prima o poi a incastrarsi nel tubo!”.
L’unica restava far cadere in continuazione acqua per far sciogliere la paperetta poichè il nostro water aveva cassetta e tubo murati.
Nonostante la confezione garantisse un mese di durata minima, fortunatamente il costante scorrere dell’acqua sciolse la paperetta quel tanto che bastava per sbloccare il flusso.
Della papera non ne so più nulla, il corpo giace sempre incastrato in qualche pertugio inaccessibile del water, lontano dalle nostre mani e dai nostri mezzi di recupero. Eppure lascia traccia di se ad ogni tiro di sciacquone, con quell’acqua azzurra ed il profumo di brezza marina… Che fine poetica eh? Più o meno come la sirenetta di Andersen!


Pubblicato da Little Cinderella

Nata nel "recente" 1984, sono appassionata di tutto ciò che è creativo e che permetta di giustificare la mia scarsa propensione all'ordine.